martedì 28 dicembre 2010

Dwi-chagi e ciaspole



Quest’anno 2010 sta volgendo al termine e tirando le somme possiamo senza indugi dire che è stato molto positivo per il Centro Taekwondo Firenze….si va bene, ci sono mancate le attese medaglie ai Campionati Assoluti che si sono svolti nella nostra città a Novembre, ma l’impegno organizzativo profuso per l’evento da Domenico e dal nostro team vale da solo una puntata futura di “Correva l’anno…”. Quanti amici nuovi, quante iniziative realizzate, quanti piccoli traguardi raggiunti e soprattutto positive prospettive per il futuro…insomma una grande annata, che ci impone però un impegno ancora maggiore nel 2011, il cammino è ancora lungo per promuovere e diffondere al meglio la nostra Arte, siamo solo all’inizio! Questo potrà realizzarsi solo con l’impegno di tutti, soprattutto delle cinture nere che adesso sono numerose nel nostro dojan.
In questo mese di Dicembre gli eventi erano essenzialmente due: I campionati Forme/ Memorial Cavalli a Roma, dove le nostre Simona ed Elisa hanno ben figurato, senza però salire sul podio ( il livello attuale delle gare di forme è alto, molto alto) e la sessione invernale esami sociali del 19 Dicembre, domenica.
Ora, chi si ricorda cosa è accaduto a Firenze il venerdì 17 Dicembre, due giorni prima dell’esame? L’apocalisse, la nevicata del secolo, il blocco totale di ogni attività, ghiaccio dappertutto, alberi che cadevano….il tutto per 20-25 cm di neve, e pensare che Rocco ci ha costruito una fortuna con quelle misure!
Proprio per la nevicata siamo stati indecisi fino all’ultimo se fare o no gli esami, ma le tante telefonate ricevute dagli esaminandi e le condizioni meteo più indulgenti ci hanno fatto dire: andiamo avanti. E la nostra decisione è stata premiata dalla massiccia presenza sia di bambini che di adulti entusiasti di mettersi alla prova e conquistare l’agognato KUP. La passione per il taekwondo ha tirato più delle ridotte di una Range Rover, ha sciolto la neve sotto i piedi dei nostri atleti ed alla fine si sono presentati in una cinquantina alla nostra Palestra, che per l’occasione aveva il vestito buono, cioè i tappetini montati su tutta la sua superficie, fantastico. Per farvi capire cosa intendo per passione, basta ricordare il viaggio verso Firenze del nostro bravo Federico, che abita in un remoto villaggio del Valdarno Superiore. Il suo alpeggio era rimasto isolato dalla tormenta di neve, ma il nostro non si è fatto fermare….si è svegliato alle 5 a.m. col canto del gallo e dopo aver munto una capretta ha fatto una abbondante colazione con latte fresco, pane e ricotta. Salutati il nonno, la cuginetta Heidi ed il cane Nebbia, Federico ha preso il suo zaino palestra ed è salito a bordo di un mulo alla volta del fondo valle, cantando “GIOIA BELLA VO LONTANO” alla maniera degli alpini, sorseggiando di tanto in tanto la grappa che gli aveva regalato Messner per il compleanno. Arrivato in pianura, dopo il lento viaggio frustato dal gelido vento del Valdarno Superiore, messe ai piedi un paio di ciaspole, il coraggioso Federico ha raggiunto la stazione di posta di Montevarchi, dove stava partendo l’ultima diligenza per Firenze, stracolma di pendolari. Il guidatore ha gentilmente offerto a Fede – che non ha rifiutato - il posto vicino al suo, in coperta all’addiaccio. Avvolti nelle pesanti mantelle di lana e riparati dai neri cappellacci flosci, i due hanno solidarizzato all’istante e già a San Giovanni cantavano in coro “E CADORNA MANDA A DIRE “ passandosi a più riprese la bordolese di Chianti del conduttore. Insomma, per farla breve, Federico si è presentato alle 14,00 alla Palestra Stadio di Firenze, in un leggero stato euforico, ma comunque in perfetto orario e pronto al pomeriggio di Taekwondo. E cosa dire del viaggio della bella Elisa, studentessa in terra belga che è partita il giorno prima e si è immessa sulla Anversa - Bruxelles con la sua macchinina elettrica Ligier. Dopo pochi metri la neve ha fermato il bolide ed Elisa è stata costretta a fare autostop, per sua fortuna un camionista tedesco l’ha vista e l’ha fatta salire a bordo del suo bisonte della strada. Il camionista tedesco si chiamava Löthar, un massiccio e barbuto Sassone dai lunghi capelli biondi che in passato era stato campione nazionale di wrestling. Le ombre della notte già su allungavano sulla Anversa - Bruxelles e Löthar a gesti ha fatto gentilmente capire ad Elisa che se voleva avrebbe potuto ospitarla nella cuccetta degli ospiti sul suo truck e la mattina dopo l’avrebbe accompagnata all’aeroporto per il volo su Firenze. Beh, nessuno sa come abbia trascorsa quella notte la bella Elisa, ma da quando all’indomani è scesa dal camion la nostra amica ha stampato sul volto il sorriso ieratico della Gioconda e nemmeno un commosso Löthar, che le ha regalato all’addio una ciocca dei suoi biondi capelli, le ha fatto cambiare espressione. Altra perla della giornata è stato l’arrivo della Simona in stivali di gomma viola e jeans bucati, della serie “ a me stò freddo me fa ‘na pippa, io sò fashion”. Molti di noi, me compreso, si sono fatti fotografare con la Simo così agghindata perché quel giorno in fatto di style e personalità ci ha fregato tutti.
Alle 15,30 (circa) sono partiti gli esami dei bambini (5-9 anni), avevamo preparato alcune postazioni con percorsi differenti, io ho gestito quella dello skippa/steppa/salta/e se ce la fai emetti pure un kiap che ci sta bene. I bimbi venivano sia dalla sede Palestra Stadio sia dalle varie sedi distaccate (Samurai, Barzanti) e la loro emozione era davvero palpabile. Tutti comunque con un ottimo atteggiamento hanno affrontato le prove nei loro dobok ordinati e puliti, tra la commozione ed i flash dei genitori che gremivano letteralmente le tribune. Devo dire che siamo fortunati ad avere sia bimbi che genitori così entusiasti, questo ci da tanta soddisfazione e le consapevolezza che stiamo viaggiando nelle direzione giusta per far crescere nel modo migliore i nostri giovani atleti.
Alla fine delle prove abbiamo letto direttamente i risultati e consegnato le cinture ai pargoli, quando gliele consegnavo vedevo nei loro occhi una gioia così pura ed intensa che forse i regali di Babbo Natale quest’anno sono passati in secondo piano. Alla fine dell’esame dei bimbi era stato allestito un rinfresco ben fornito al quale la mamma di Lapo C. ha aggiunto il suo carico da 90, una torta buonissima con la glassa decorata a raffigurare un bambino in dobok e cintura, incredibile! Prima che il tutto venisse spazzolato via dai presenti al dobok-party, molti hanno fotografato la splendida torta a ricordo della giornata.

Congedati i bambini, sono partiti gli esami degli adulti ed io ho fatto l’esaminatore nella sezione forme, insieme alla Simona (sempre in stivali gomma viola e dobok bucato sul ginocchio, bellissima) e Leonardo Carrozzo, altra valida cintura nera del Tkd Firenze. Nelle altre postazioni si eseguivano tecniche e combattimenti, seguiti anche dagli amici Paolo Bacciu e Fabio Castriota del Tkd Pisa, che hanno portato un po’ di loro allievi ad affrontare la sessione di esame a Firenze. Da notare che tra gli esaminandi c’erano anche atleti ITF (la Federazione di Taekwondo storicamente “alternativa” alla nostra) che hanno richiesto l’upgrade alla più organizzata e potente WTF. Inoltre abbiamo esaminato ex karateki (parlo di cinture nere), anche loro hanno chiesto (previo appunto esame di valutazione) di essere accolti nella sempre più numerosa famiglia del Taekwondo: sono andati bene e quindi sono stati accontentati. Posso dire che in futuro dovremo curare di più le forme e far capire ai nostri allievi che si dovranno impegnare almeno mezzora ogni lezione nel ripasso ed approfondimento delle taeguk; dico questo perché tra le decine di esaminandi davvero in pochi hanno fatto buone forme, la maggioranza è stata sulla sufficienza ed è un peccato, perché il livello nazionale è come ho detto prima molto alto e noi ci dobbiamo adeguare. L’esame è terminato con gli scambi con i corpetti, molto bene devo dire Leonardo Niccolai, Federico, Silvia e Carlotta, tra quelli che ho visto io. A questo proposito ricordo quanto mi ha chiesto la dolce mamma di Carlotta “…ma perché fate combattere la mia bambina con i maschi, non è pericoloso?" Personalmente non ho capito pericoloso per chi, dal momento che mentre la mamma mi chiedeva questo, l’avversario pisano della Carlotta era piegato in un angolino a sputare 2 molari ed un incisivo, e con la mano si teneva il costato frollato dalle pedate della piccola….brava Carlottina, quando sarai cintura nera ti faremo gestire un corso di autodifesa femminile ed avrai successo! Molto bene anche i nostri cadetti, ai quali si è aggiunto un mostriciattolo della Samurai, non mi ricordo il suo nome ma a me pare un talento taekwondo allo stato puro, combatte con la personalità di un seniores. Alla fine di tutto è partita la rottura delle tavolette e Paolino Bacciu ha chiuso il cerchio con una bella rottura in esecuzione dinamica in volo tra gli applausi di tutti i presenti.
Alla fine anche per gli adulti, tutti allineati sulla posizione di riposo, è stata fatta la lettura dell’esito esami e consegna cinture, TUTTI PROMOSSI al kup successivo, per il dettaglio dei singoli risultati degli esaminandi clikkate qui.
In serata la comitiva si è spostata in pizzeria per la cena auguri di Natale; stavolta il peperoncino ce lo siamo beccato tutti, anche io perché da poco sono stato promosso allenatore e quindi lentamente ho masticato l’oro verde della Calabria. Quest’anno era una cosa incredibile! Pizzicava da far paura, ti lacrimavano gli occhi ed il povero Federico ha dovuto mangiarlo per ben due volte (doppio kup) e dopo non è riuscito a respirare bene per almeno 10 minuti, rosso paonazzo in volto mentre al suo fianco Elisa continuava a sorridere ieraticamente….però, però come accaduto in passato al povero Ponzanellus (purtroppo assente per febbre) anche a Federico l’effetto del peperoncino non ha tardato a raggiungere le zone, diciamo così, periferiche….indossate subito le ciaspole ed il mantellaccio di lana, il bravo Federico ha raggiunto a gambine strette la diligenza che lo ha tradotto nottetempo nella sua vallata, da dove ha ripreso il mulo per la salita verso l’alpeggio, ma stavolta cantava “GIOIA BELLA MO’ SO’ CAZZI” alla maniera dei Litfiba, lasciando presagire una nottatona per la sua fidanzata…della serie: “Viagra? No grazie, io vado a peperoncino calabrese!!”
Ok gente, è tutto per ora, un abbraccio e ci si riagguanta nel 2011 - Auguri
Alla Prossima!